Andrey Amador

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Andrey Amador
Andrey Amador al Giro d'Italia 2015
NazionalitàCosta Rica (bandiera) Costa Rica
Altezza180[1] cm
Peso73[1] kg
Ciclismo
SpecialitàStrada
SquadraEF
Carriera
Squadre di club
2005BCR-Pizza Hut-KHS
2006Viña Magna-Cropu
2007-2008Lizarte
2009-2010Caisse d'Epargne
2011-2019Movistar
2020-2022Ineos
2023EF
Nazionale
2009-Costa Rica (bandiera) Costa Rica
Palmarès
 Mondiali su strada
BronzoRichmond 2015Crono a sq.
Statistiche aggiornate al 16 marzo 2024

Andrey Amador Bikkazakova (San José, 29 agosto 1986) è un ciclista su strada costaricano che corre per il team EF Education-EasyPost; è professionista dal 2009 e in carriera ha conquistato una tappa al Giro d'Italia.

Nato in Costa Rica da padre del luogo e madre russa, Amador cominciò a praticare ciclismo nella categoria juniores nel suo paese, cogliendo buoni risultati nelle corse della categoria. Nel 2006 fu secondo nella prova a cronometro per Under-23 dei campionati nazionali e nella seconda parte della stagione si trasferì in Europa per correre con la squadra spagnola Viña Magna-Cropu. Non vi rimase a lungo, ritornando tra i dilettanti già nella stagione successiva. Rimase tuttavia in Europa, correndo in competizioni minori, ottenendo alcuni piazzamenti ed una vittoria di tappa nella Vuelta Ciclista a Navarra.

Nel 2008 partecipò con una selezione mista patrocinata dalla UCI al Tour de l'Avenir, importante corsa a tappe per Under-23, vincendo la prima tappa a cronometro ed indossando quindi la prima maglia da leader della classifica generale. Concluse la corsa al quinto posto. La formazione ProTour spagnola Caisse d'Epargne gli fece quindi firmare un contratto biennale, rendendolo il primo corridore del suo paese a correre in una formazione del massimo livello professionistico.

Dopo un primo anno incolore, nel 2010 fece il suo esordio in un Grande Giro prendendo parte al Giro d'Italia classificandosi quarantunesimo al termine della corsa. Alla fine dell'anno, mentre si allenava in Costa Rica, fu vittima di un'aggressione da parte di malviventi e per le contusioni riportate dovette saltare la prima parte della stagione 2011[2], mentre una frattura alla clavicola sinistra gli impedì di partecipare al Giro per il quale era stato selezionato[3]. Dopo due quarti posti nel Gran Premio de Llodio e nella Vuelta a La Rioja, esordì al Tour de France.

Già sicuro di prendere parte alle Olimpiadi estive in qualità di unico rappresentante del suo paese nel ciclismo su strada[4], nel 2012 gareggiò al Giro d'Italia; in questa corsa centrò la prima vittoria tra i professionisti, nella quattordicesima tappa a Cervinia, battendo Jan Bárta ed Alessandro De Marchi allo sprint dopo una lunga fuga[5]. Al Giro d'Italia 2015 si dimostra essere un corridore idoneo alle corse a tappe, chiudendo infatti la competizione al 4º posto.

Al Giro d'Italia 2016 parte come alternativa per la classifica ad Alejandro Valverde; nella prima parte di gara mostra una condizione fisica brillante tanto che al termine della tredicesima tappa riesce, primo costaricano della storia, ad indossare la maglia rosa. La perderà il giorno dopo nell'impegnativa tappa che si conclude a Corvara. Chiude il Giro in ottava posizione.

  • 2006 (Viña Magna-Cropu, una vittoria)
5ª tappa Vuelta a Chiriquí (David > David)
  • 2007 (Lizarte, quattro vittorie)
5ª tappa Vuelta Ciclista a Navarra (Lesaka > El Perdon)
1ª tappa Vuelta al Goierri (Urretxu > Zumarraga)
3ª tappa Vuelta al Goierri (Urretxu > Urretxu)
Classifica generale Semana Aragonesa
  • 2008 (Lizarte, cinque vittorie)
Bayonne-Pamplona
Classifica generale Bidasoa Itzulia
4ª tappa Bizkaiko Bira
2ª tappa Vuelta a Palencia (Santibañez > Aguilar de Campoo)
Prologo Tour de l'Avenir (Châlette-sur-Loing)
  • 2012 (Movistar, una vittoria)
14ª tappa Giro d'Italia (Cherasco > Cervinia)
  • 2018 (Movistar, una vittoria)
Klasika Primavera

Altri successi

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  • 2014 (Movistar Team)
1ª tappa Vuelta a España (Jerez de la Frontera > Jerez de la Frontera, cronosquadre)
2010: 41º
2012: 29º
2014: 110º
2015: 4º
2016: 8º
2017: 18º
2019: 39º
2011: 166º
2013: 54º
2017: 87º
2018: 50º
2019: 55º
2020: 77º
2014: 30º
2015: 40º
2018: 93º
2020: 42º

Classiche monumento

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2011: 135º
2012: 57º
2013: ritirato
2014: ritirato
2016: 46º
2024: 148º
2011: 98º
2012: 44º
2013: 59º
2014: 33º
2016: 64º
2011: ritirato
2012: 40º
2013: ritirato
2018: 107º
2019: 71º
2013: ritirato
2015: ritirato

Competizioni mondiali

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  1. ^ a b (ES) Andrey Amador, su movistarteam.com, www.movistarteam.com. URL consultato il 23 maggio 2012.
  2. ^ Costarica: aggredito e picchiato Amador della Movistar, su tuttobiciweb.it, www.tuttobiciweb.it. URL consultato il 23 maggio 2012.
  3. ^ Frattura alla clavicola, anche Amador perde il Giro, su tuttobiciweb.it, www.tuttobiciweb.it. URL consultato il 23 maggio 2012.
  4. ^ COSTARICA. Amador già convocato per le Olimpiadi, su tuttobiciweb.it, www.tuttobiciweb.it. URL consultato il 23 maggio 2012.
  5. ^ VOCI DEL GIRO. Amador e la gioia della prima da professionista, su tuttobiciweb.it, www.tuttobiciweb.it. URL consultato il 23 maggio 2012.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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